Articolo scritto il 15 febbraio 2013 nella categoria Curiosità, Spiritualità, Sviluppo Personale |
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Osho Rajneesh, il controverso maestro spirituale indiano che con il suo sincretismo ha saputo comunicare il pensiero orientale all’occidente, riflette sulla curiosità umana e sul suo ruolo nella ricerca della verità.
DOMANDA: Sono una persona molto curiosa. È per questo che sono venuto da te. Osho, cosa pensi della curiosità?
OSHO: La curiosità è una cosa buona, la curiosità è bella, ma non fermarti a questa. E’ un buon inizio, ma non una fine, perché la curiosità rimane sempre tiepida. E’ una ginnastica intellettuale. E’ bene essere curiosi, perché è così che si inizia il viaggio di indagine sull’esistenza, ma se si rimane semplicemente curiosi, allora non ci sarà in essa alcuna intensità. Si passa da una curiosità ad un’altra – si diventa come un pezzo di legno in mare – da un’onda all’altra, senza mai ancorarsi da nessuna parte.
La curiosità è buona come inizio, ma poi si deve diventare più passionali. Bisogna rendere la vita una ricerca, non solo una curiosità. E che cosa intendo quando dico che si deve fare della propria vita una ricerca? La curiosità crea domande, ma così la tua vita non diventerà mai una ricerca, una missione. Le domande sono molte, la ricerca è una. Quando qualche domanda diventa così importante per te che sei è pronto a sacrificare la tua vita per essa, allora è una ricerca. Quando qualche domanda assume una tale importanza, una tale rilevanza da portarti a rischiare, a mettere in gioco tutto ciò che hai, allora diventa una ricerca.
La curiosità è buona come punto di innesco per una ricerca, ma ci sono molte persone che rimangono semplicemente curiose per tutta la vita. La loro vita è uno spreco, sono pietre che rotolano – non permettono al muschio di crescere. Rimangono infantili, non diventano mature. Chiedono mille e una domande, ma non sono veramente interessate alle risposte. Nel momento in cui hanno ricevuto una risposta, hanno già preparato un’altra domanda. Infatti, quando un Maestro sta rispondendo a una domanda, se il discepolo è solo un curioso, sta già pensando ad altre domande da porre. Egli non sta ascoltando la risposta. Egli non è interessato alla risposta, ma si è dilettato a porre la domanda.
Poi la tua curiosità può portare ad agganciarti su qualcosa di assolutamente privo di senso. Ci sono persone che sono curiose di sapere chi ha creato il mondo. Ora, questa è una sciocchezza assoluta. Buddha ha detto tante volte, “In che modo influenzerà la tua vita? Non approfondirà la tua meditazione, non ti aiuterà a diventare illuminato, non ti darà la libertà, non ti darà nessuna luce; perché sei interessato a sapere chi ha creato il mondo?” Che sia stato A, B o C, un Dio cristiano, un Dio indù o un Dio maomettano, cosa te ne importa? Anche se fosse risaputo che A ha creato il mondo, cosa hai intenzione di fare? Dopo inizierai a chiedere qualcosa di diverso; quella questione è finita.
Ma queste domande non finiscono mai, perché queste domande sono assolutamente prive di senso, assurde – e così non si esauriscono mai. Si può andare avanti a chiedere e chiedere e chiedere, e l’intera vita può diventare solamente uno spreco.
E’ bello essere curiosi inizialmente, ma non rimanere curioso per sempre. Hai bisogno di un po’ di passione in più per crescere. La curiosità non è abbastanza calda per trasformare la tua vita. E’ superficiale, poco profonda. Dovrai creare un desiderio di conoscere la verità, un’immensa, intensa passione per la verità. Perché questa necessita di coraggio, perché sono coinvolti dei rischi, è per questo che la gente continua a pensare alle domande. E’ il loro sostituto alla ricerca.
E questa è la differenza tra la filosofia e la religione: la religione è una ricerca, la filosofia è solo curiosità. Il filosofo non è mai trasformato da ciò che trova. Egli rimane lo stesso. Ad esempio, se incontri Aristotele non troverai alcun impatto della sua filosofia nella sua vita, no, nulla di tutto ciò. Sarà priva di essa come lo è la tua. La pensa solamente, non la vive. Ma se incontri Buddha, qualunque cosa egli dice, la vive. Egli dice qualcosa solamente perché la vive, il dire arriva dopo. Il vivere viene prima, il vivere precede il dire. Fai della tua vita una ricerca. E’ bene che tu sia venuto qui, ma non andartene così come sei venuto. Esci con una passione, un fuoco nel tuo cuore. Altrimenti la curiosità può diventare pericolosa.
Ho sentito dire… che Sam Jones, l’uomo più curioso del New Haven, stava guidando lungo una diramazione da Storrs, quando un inglese è entrato nella macchina con una stampella e una gamba sola. Dopo una lunga pausa, consumato da una curiosità crescente, chiese: “Straniero, immagino che è sotto le armi?”, guardando la gamba.
“Oh, no, non sono mai stato in guerra”.
“Forse ha combattuto un duello da qualche parte”.
“No, signore, non mi sono mai battuto a duello”.
“Questi tram sono pericolosi”, azzardò Sam.
“Non sono mai stato in un incidente di tram o ferroviario”, continuò l’inglese.
Tutte le domande di Sam non lo portarono praticamente da nessuna parte. Alla fine chiese direttamente all’uomo come avesse perso la gamba.
“Io ve lo dico”, disse l’inglese, “a condizione che voi promettiate di non fare altre domande”.
“Molto bene, mi dica come ha perso la gamba, e non farò altre domande”.
L’inglese lo guardò amabilmente. “E’ stata morsa”, disse.
“Morsa!” – esclamò Sam. “Ebbene, dico io. Vorrei proprio sapere cosa da cosa in terra…”
“No signore, non un’altra domanda”, replicò l’inglese. “Non una”.
Sam Jones raggiunse New Heaven con un incredibile mal di testa.
Morì una settimana dopo di curiosità insoddisfatta.
Lascia che la tua curiosità sia trasformata qui. Che diventi una fiamma nel tuo essere, una ricerca. Sei venuto qui filosoficamente. Vai via da qui da persona religiosa. La religione è la ricerca della verità. La vuole conoscere, e non basandosi sull’autorità di qualcun’altro, non prendendola in prestito dalle scritture. La religione vuole conoscere la verità da sé, e avere una qualità del genere è una delle più grandi benedizioni della vita.
Qui formo una ricerca, non una richiesta che non potrà mai essere soddisfatta da nessuno e che anch’io non riuscirei a soddisfare. Creo in te semplicemente una sete, ti rendo sempre più assetato. Un giorno quella stessa sete ti condurrà nel tuo santuario più interiore. Là ti aspetta la verità. Là Dio dimora.
Photo credit: oshoteachings.blogspot.it